domenica 1 marzo 2009

Tofu alla cacciatora e Tobinambur saltati


Una domenica mattina, cielo grigio, nessun impegno, un sabato passato fuori casa a 'racchettare' sulle nevi sulle montagne del Jura vaudois sotto un sole caldo che sembrava primavera e una settimana di 'scorribande gastronomiche' con conseguente bisogno di depurazione sono stati complici di una mattinata passata in cucina, e voglia di sperimentare nuove ricette...
Ero un po' preoccupata perchè non avevo voglia di cucinare in questi ultimi giorni e, se lo facevo, era svogliatamente ma fortunatamente questa mattina mi sono risvegliata con voglia di affettare, saltare, impastare e sminuzzare...anche il mio umore, dopo una settimana faticosa, è tornato a livelli accettabili.
E allora un pranzetto coi fiocchi, che mi risistemi corpo, spirito, e ago della bilancia, che ogni mattina mi guarda malignamente dall'alto dei suoi tre chili in piu'..che proprio non ne vogliono sapere...
Mio marito ha molto apprezzato questa versione del tofu, ricetta che ho ritrovato su una vecchissima edizione della Sanagola, quando ancora erano una piccola associazione e mio papà, che casualmente aveva l'ufficio di fianco al loro, mi portava a casa il loro 'giornaletto' che io leggevo molto curiosamente e già imparavo a confrontarmi con termini come shoyu, kuzu o miglio, anche se in casa la mia mamma, che già aveva capito l'importanza di una sana alimentazione, ci proponeva già minestre di legumi e cibi integrali.
Divagazioni nostalgiche a parte, oltre al tofu ho preparato dei topinambur affettati sottilmente e saltati in padella e del riso integrale che a me piace moltissimo anche solo condito con olio, limone, shoyu e prezzemolo.




  • 300/400 gr. di tofu
  • 1 cipolla rossa media
  • 1 bicchiere di vino bianco (o mezzo di mirin)
  • rosmarino
  • sale
  • zenzero
  • 2 C salsa di pomodoro (facoltativa)
  • olio sesamo
  • farina
Tagliare il tofu a cubetti, infarinare, friggere in abbondante olio di sesamo per alcuni minuti finchè non è ben dorato, distendere i cubetti su carta per asciugare l'eccesso di olio. In una padella rosolare la cipolla, facendo attenzione che non bruci, lasciare andare qualche minuto, quindi aggingere il tofu, il bicchiere di vino, la salsa di pomodoro e un rametto piccolo di rosmarino. Stufare tutto per 15-20 minuti e alla fine aggiustare con un po' di sale (o shoyu) e 2 C di succo di zenzero (strizzando dello zenzero grattuggiato). E' un piatto molto energetico e riscaldante, adatto nelle fredde giornate invernali magari accompagnato da qualche fetta di polenta fumante. Al posto del tofu è possibile usare anche tempeh o seitan.
Tagliare i topinambur a fette sottili e far saltare in padella con olio di oliva e 1 / 2 spicchi d'aglio, stufare finchè non è croccante, aggiungere prezzemolo e qualche grano di pepe rosa e bianco.

6 commenti:

eli ha detto...

questa ricettina mi sembra proprio gustosa e facile da realizzare, perdona le mie lacune in materia, ma il shoyu è la comune salsa di soia?

tartina ha detto...

Ricetta stuzzicante, sì. Questi ingredienti, poi, per me sono nuovi! Da provare.

Appena puoi, riprendi il discorso sui cibi yin e yang, che mi interessa tantissimo :P

*

Isafragola ha detto...

Bella idea il tofu insaporito così. Chissà che non riesca a propinarlo anche al maritozzo. Per ora mangia volentieri solo i bocconcini alle olive e quelli al sesamo. Comunque non me la conti giusta e secondo me mi spii mentre faccio la spesa. Ho giusto in frigo del topinambur che non ho idea di come cucinare ;->

stelladisale ha detto...

sempre bellissime le tue ricette :-)

Lisette ha detto...

Cara Eli, lo shoyu è salsa di soia composta da acqua, soia, frumento, sale marino mentre il tamari non ha frumento ed è quindi indicato anche per celiachi.questi cibi, ottenuti dai fagioli di soia,come il miso, sono cibi part curativi, sono tutti alimenti fermentati prodotti di solito in giappone.la particolarità di qs cibi fermentati è che conferisono una forza profonda al sistema digestivo e al sangue, grazie agli anni di fermentazione cui sono sottoposti.i fagioli di soia sono inoltre richhi di proteine, olii omega3, fitoestrogeni e calcio.non fidarti delle salse di soia dei supermercati,disolito hanno il glutammato, ma comprala da natura si o negozi biologici.

Cara tartina, con piacere!!appena ho un po' di tempo risistemo gli appunti del corso, magari sett. pross!è una visione dell'alimentazione interessantissima...;-)

Isafragola, sarà telepatia?!!?

Stella di sale,come sei carina!grazie...

eli ha detto...

grazie per i consigli, andrò a fare una visita ai negozi "natura si" appena capito a Milano. per ora andrò a vedere dalla mia erborista che è sempre ben fornita di ingredienti bio.
a presto:)