domenica 29 novembre 2009

Crema di Indivia con Cipollotti e Trota affumicata



  • 400 gr di insalata belga
  • 4 cipollotti
  • 1 patata grande farinosa
  • 7,5 dl di latte vaccino o riso
  • 2 C olio evo
  • 2 C di erba cipollina
  • noce moscata
  • sale, pepe nero
  • 1 filetto di trota affumicata
Tagliate a metà i cespi di insalata, eliminate il torsolo e affettateli grossolanamente; lavate e pepate la patata e riducetela a dadini, tagliate 3 cipolotti a pezzetti e mettetene uno da parte.
In una casseruola portate il latte a ebollizione e aggiungete l'insalata belga, la patata e i cipollotti, insaporite con sale, pepe nero e una grattuggiata di noce moscata. Lasciate sobbollire 30 minuti con il coperchio leggermente sollevato. Nel frattempo far rosolare il cipollotto affettato in olio evo.
Con un frullatore a immersione frullate la zuppa fino a ridurla in crema, rimettete sul fuoco e far ridurre ancora per 10 minuti, se troppo liquida aggiungere kuzu o maizena.
Servite la crema con l'erba cipollina tagliuzzata, qualche anello di cipollotto e dei pezzetti di trota affumicata. Una delizia!
La version en français suivra bientôt.

venerdì 27 novembre 2009

Seitan autoprodotto con Zucca e Patate al forno


Lo scorso weekend, causa influenza, sono stata chiusa in casa e ne ho approfittato per fare il seitan; la ricetta mi osservava malignetta da mesi (anni!) dall'anta del frigorifero, convinta che mai mi sarei decisa a degnarmi di lei. E invece, ecco un seitan bello morbido e saporito e soprattutto conveniente rispetto al panetto acquistato, gli ingredienti non son altro che farina manitoba, acqua e shoyu.
Per chi non lo sapesse il seitan è un alimento altamente proteico ricavato dal glutine del grano tenero o da altri cereali come farro o kamut. Le calorie sono intorno alle 120 per 100 gr di prodotto, quindi simili a quelle della carne, senza però i grassi saturi e colesterolo di quest'ultima. Il seitan può essere cucinato in tantissimi modi e le preparazioni sono molto simili a quelle della carne, con però il vantaggio di essere molto più veloci, poiché il seitan è un alimento già cotto.
Procedimento.


  • 450 gr farina manitoba
  • 300 ml acqua
  • 4 c sale
  • 600 ml di brodo di verdura
Setacciare farina e unire metà del sale, versare 300 ml di acqua e lavorare l'impasto per 5 minuti. Riempire di acqua una insalatiera grande e unire il rimanente sale. Immergervi la pasta per 30 minuti. Trasferirla in un colapasta e metterla sotto il rubinetto facendo scendere acqua fredda e schiacciandola per fare uscire l'amido. Continuare fino a che avrà perso volume e rimarrà una cosa collosa. Lasciarla riposare 30 minuti. A questo punto si potrebbe stendere come una pizza e cospargere di rosmarino, salsa di soia o zenzero facendo penetrare bene avvolgendola (io non l'ho fatto ma vorrei provare la prossima volta). Poi versare il brodo in pentola a pressione, che avevo fatto precedentemente con verdure, erbe di provenza, pepe, ecc, potete sbizzarrirvi, mettete la pasta nel cestello con il brodo che la ricopre e cuocete a pressione per 15/20 minuti. Aprire pentola, lasciar raffreddare il seitan e tagliarlo a fette, si conserva nel liquido di cottura per 3-4 giorni ed è possibile surgelarlo.




  • 3-4 fette di zucca
  • 2 patate
  • seitan a pezzettoni
  • 2 spicchi d'aglio
  • rosmarino fresco
  • semi di cumino
  • shoyu q.b.
  • olio evo

Tagliare tutto a pezzettoni, condire con olio, shoyu e spezie, magari diluire con poca acqua, coprire la teglia con carta stagnola e infornare a 180° per 25-30 minuti.

mercoledì 25 novembre 2009

Spaghetti di Kamut alle Vongole


Il kamut è una buona scelta per chi ha appena iniziato ad approcciarsi a una cucina più sana e integrale in quanto nell'aspetto e sapore è uguale alla pasta bianca.
Il Kamut è un antenato del grano duro moderno, come il farro è un antenato del grano tenero. E' stato scoperto, migliaia di anni fa, nella "mezzaluna fertile", la regione situata fra l'Egitto e la Mesopotamia. Dopo un lungo periodo di oblio, questo cereale è stato riscoperto e oggi sta riacquistando il posto che merita nell'alimentazione contemporanea. Il cereale Kamut ha un sapore intenso che ricorda il burro. Rispetto al grano duro classico, contiene dal 20 al 40% in più di proteine e presenta percentuali più elevate di amminoacidi vitamine e minerali, oltre che caratteristiche di elevata digeribilità. Questa varietà estiva del seme gobbo, cresce meglio nelle medesime regioni rispetto al durum. Non ha mai subito le alterazioni delle tecniche di manipolazione dell'agricoltura moderna, che sacrificano sapore e contenuto nutrizionale a vantaggio di rendimenti elevati.
P:S. Appena avrò tempo vi racconterò tutto del mio corso di cucina indiana.


per 4 persone

  • 350 gr di spaghetti di kamut
  • 800 gr di vongole
  • 3 C di olio e.v.o
  • 2 spicchi d'aglio
  • prezzemolo tritato
  • pepe

Sciacquare più volte le vongole e tenerle a bagno per qualche ora in abbondante acqua appena tiepida e leggermente salata. Scaldate l'olio in un tegame largo e fate soffriggere gli spicchi d'aglio. Quando l'aglio ha preso colore versate nel tegame le vongole sgocciolate, rialzate la fiamma, coprite e lasciate sul fuoco qualche minuto fino a quando saranno aperte. Tiratele su con la schiumarola e sgusciatele, scartate quelle rimaste chiuse e lasciatene una dozzina con il guscio per la decorazione finale. Filtrate il sugo di cottura e unitelo alle vongole e insaporitele con abbondante pepe. Cuocete gli spaghetti al dente, uniteli alle vongole e fate saltare ancora 2 minuti. Serviteli caldissimi spolverati con abbondante prezzemolo tritato.

domenica 22 novembre 2009

Polpettone speziato di Tofu Affumicato, Porri e Erbette


Come direbbero le food blogger più navigate questa è la classica ricetta svuotafrigo per finire un panetto di tofu affumicato che vagava nel frigorifero in cerca di compagnia e per finire porri e erbette. La ricetta l'avevo segnata tempo fa e non so più da dove, mi perdoni l'autore, però la ricetta prevedeva cannella, maggiorana e aglio come spezie e il tofu naturale. Io ho usato un pò di spezie così a naso e il risultato è stato ottimo.




  • 200 gr di tofu affumicato
  • 4 porri
  • 1 mazzo di coste
  • 1 pizzico di noce moscata
  • 1 c curcuma
  • 1 pizzico di peperoncino d'Espelette
  • pepe
  • olio evo
  • shoyu q.b.
  • 3 C pangrattato
  • 3 C fiocchi di avena
  • 3 C panna di soia per cucina (fac)
Bollire le coste e metterle da parte. In una padella far stufare i porri affettati con olio, shoyu e curcuma. In una ciotola sbriciolare il tofu affumicato, unire le verdure, il pangrattato, i fiocchi di avena, le spezie e la panna di soia.
Trasferire in una pirofila per plumcake unta d'olio, spolverare sopra altro pangrattato e lievito in fiocchi.
Passare in forno a 180° per 15-20 minuti e alla fine far gratinare.

giovedì 19 novembre 2009

Stufato di Cavolo Rosso con Mele


Il nome francese di questo piatto nordico è 'chou rouge à la flammande' e viene in genere abbinato alla selvaggina. Io ho rivisitato la ricetta apportando solo due modifiche, olio invece di burro, malto di riso invece di zucchero e aceto di mele invece di aceto di vino. Ripensandoci si potrebbe anche aggiungere dell'uvetta, ma ho preferito la semplicità. Il suo segreto è una cottura lenta e prolungata.


  • 1 cavolo rosso
  • 1 cipolla affettata fine
  • 2 mele
  • 2 C aceto di mele
  • 2 C malto di riso
  • olio evo q.b
Preriscaldate il forno a 170°. Tagliate il cavolo in quattro pezzi, eliminate la parte dura, quindi affettatelo a listarelle sottili. Immergetelo in una grossa pentola di acqua bollente salata (l'acqua deve più che coprire il cavolo), portate a ebollizione, cuocete 5 minuti e scolate. Il cavolo avrà assunto un colore blu inchiostro, riprenderà il colore naturale in una fase successiva. Scaldate l'olio in una padella e cuocetevi lentamente la cipolla finchè non risulta trasparente. Sbucciate le mele, tagliatele in quattro parti e affettatele sottilmente prima di aggiungerle alla cipolla. Lasciatele cuocere per alcuni minuti poi toglietele dalla pentola e tenetele da parte.
Trasferite il cavolo in una teglia da forno alternando strati di mela e cipolle a strati di cavolo. Spruzzate con l'aceto, il malto e due cucchiai di acqua, quindi salate e pepate a piacere. Quando aggiungerete l'aceto il cavolo riassumerà il colore originale. Coprite con della carta stagnola e passate in forno per mezz'ora finchè il cavolo risulterà molto tenero. Rigirate di tanto in tanto e bagnate con dell'acqua se necessario.

martedì 17 novembre 2009

Orzo con Zucca al Curry e Funghi Trifolati


Ho amici che spesso mi dicono: 'non mi sento soddisfatto se non mangio la carne o il formaggio, mi mancano le proteine'. In realtà, quello che credono che gli diano le proteine sono i grassi, infatti la sensazione di soddisfazione e pienezza è più un discorso collegato ai grassi e questa sensazione può essere ottenuta utilizzando più olio in cucina fino a quando il palato e il corpo non si abituano a un'alimentazione più semplice. L'ho capito per esperienza diretta. Sfatiamo un mito: le proteine non servono per fornire energia ma per costruire e aumentare la struttura corporea e anche per i bambini ne basterebbero molto meno, i neonati crescono benissimo con un apporto del 3% di proteine rispetto alla totalità delle calorie che si consumano e l'OMS raccomanda per i bambini il 6% contro il 14% del consumo attuale! Il consumo eccessivo di proteine rappresenta una delle cause principali di allergie e di debolezza del sistema immunitario. Provate a guardare una tabella che indichi il totale delle proteine negli alimenti, vi renderete conto che non solo carne, uova e pesce contengono proteine ma anche broccoli, patate, asparagi, ecc per non parlare di fagioli bianchi, riso integrale o orzo.
100 grammi di fagioli bianchi contengono il 10,9 % di acqua, forniscono 340 calorie, 22,3 gr di proteine, 1,6 gr di grassi, 61,3 gr di carboidrati, 144 mg di calcio, 425 mg di fosforo, 7,8 mg di ferro mentre 100 gr di carne di manzo (filetto) contengono il 55,7% di acqua, forniscono 313 calorie, 16,9 gr di proteine, 26,7 gr di grassi, zero carboidrati, 10 mg di calcio, 155 mg di fosforo, 2,5 mg di ferro (fonte: 'Il nuovo libro della macrobiotica' di Michio Kushi, tabella dal Manuale del ministero dell'Agricoltura degli Stati Uniti).



(ricetta di Michio Kushi)

1 tazza di orzo messo a bagno per 6-8 ore
5 tazze d'acqua
1 striscia di kombu di 10 cm messa a bagno e tagliata a quadratini
1 pizzico di sale marino
1/4 di tazza di scalogno tritato
1 foglio di nori tostato tagliato a quadratini
tamari (fac)


Mettete l'orzo in una pentola a pressione con l'acqua e la kombu e portate a pressione, riducete la fiamma e cuocete per 50 minuti. Mettete l'orzo nei piatti di portata e guarnite con lo scalogno, le nori tostate e 2-3 gocce di tamari.
Potete farne anche in gran quantità, in frigorifero l'orzo scondito si mantiene anche tre giorni.
Per la zucca l'ho tagliata a pezzettoni e l'ho messa in una pentola in cui avevo fatto appassire una cipolla in olio di sesamo e ho aggiunto un cucchiaino di curry e poca acqua quando la zucca è cotta ho aggiunto una spruzzata di shoyu e ho lasciato ancora 3-4 minuti sul fuoco.
Per i funghi, li ho lavati e tagliati fini. In padella ho fatto soffriggere aglio, olio di oliva, un pizzico di peperoncino, ho unito i funghi e cotto a fiamma alta. Dovrebbero rilasciare molta acqua, li ho lasciati sul fuoco fino a quando non si sono asciugati. Ho unito del prezzemolo, ho abbassato il gas e ho fatto stufare per 20 minuti. Spento il gas ho irrorato con un limone spremuto.

domenica 15 novembre 2009

Torta glassata all'Arancia




  • 4 tazze di farina tipo '0'
  • 1 bustina cremortartaro o lievito per dolci
  • 1 c vaniglia in polvere
  • 1 pizzico di sale
  • 1/2 tazza sciroppo d'acero
  • 3 C zucchero di canna
  • il succo di 2 arance
  • 2 T latte di riso/soia
  • 1 T olio di mais
  • 1/2 tazza di semi di papavero
per la glassa

1 T succo d'arancia
3 C malto di riso
semi di papavero (fac)
2 C di kuzu
scorza gratttuggiata di 1 arancia

In una ciotola mescolare alla farina il lievito, la vaniglia, lo zucchero e il sale. A parte miscelare bene lo sciroppo d'acero col latte di riso e l'olio di mais. Versare nella ciotola e amalgamare il tutto con cura, fino a ottenere una pastella piuttosto densa. Se rimane troppo densa aggiungere latte di riso o succo di arancia. Aggiungere i semi di papavero e mescolare bene. Versare il composto ottenuto in una teglia unta con poco olio e cuocere nel forno già caldo a 180° per 45 minuti circa. In un pentolino unire il succo d'arancia a scorza grattugiata e malto e portare appena a bollore. Sciogliere il kuzu in poco succo d'arancia freddo, versare nel pentolino mescolando continuamente per qualche minuto fino ad addensare.
Potete servire la torta a fette con accanto la salsina o farcire la superficie della torta con la salsa preparata e decorare con fettine o scorzette d'arancia.
Pour les amis suisses/français
(4 tasses de farine semiblanche, 1 sachet de poudre à lever, 1 c de vanille en poudre, 1 pincée de sel, 1/2 tasse de syrop d'erable, 3 C de sucre brun, le jus pressé de 2 oranges, 2 tasses de lait de riz/soja, 1 tasse d'huile de mais, graines de pavot).
pour le glaçage (1 tasse de jus d'orange, 3 C syrop de riz, graines de pavot, 2 C de kuzu, zeste râpé d'une orange).
Dans un bol, mélanger la farine, la poudre à lever, la vanille, le sucre et le sel. Mélanger le sirop d'érable avec du lait de riz et de l'huile de maïs. Verser dans un bol et mélanger le tout soigneusement, jusqu'à obtenir une pâte assez épaisse. Si la pate est trop épaisse, ajouter du lait de riz ou de jus d'orange. Ajouter les graines de pavot et bien mélanger. Verser le mélange dans un moule huilé et cuire au four préchauffé à 180 ° C pendant 45 minutes. Dans une casserole, combiner le jus d'orange, le zeste râpé, les graines de pavot et le syrop de riz et porter à ébullition. Dissoudre le kuzu avec peu jus d'orange, verser dans la casserole, en remuant constamment pendant quelques minutes pour épaissir. Farcir la surface du gâteau avec la sauce et décorer avec des tranches ou de zestes d'orange. Vous pouvez aussi servir le gâteau en tranches avec la sauce à côté.

lunedì 9 novembre 2009

Riso al Limone, Curcuma, semi di Senape e Kaffir Lime


Questa ricetta (semplice semplice) mi è stata data da un'amica indiana, a dire il vero la ricetta prevedeva l'uso del riso basmati ma non lo avevo in casa e ho usato il riso integrale. A breve poi vi innonderò di ricette indiane perchè mi sono iscritta a un corso di cucina indiana.
Al posto delle foglie di curry ho utilizzato le foglie di kaffir lime, che ho trovato recentemente al supermercato. Solitamente vengono utilizzate nella cucina thailandese per fare i curry. Hanno un aroma di limone molto delicato.
Oltre al piacere del palato il nostro fegato ci ringrazierà per l'utilizzo del limone, che ha una funzione depurativa e nella medicina orientale il sapore acido è riconosciuto come stimolante di fegato e cistifellea.


  • riso integrale o basmati già cotto
  • 2 c semi di senape
  • 4-5 foglie di kaffir lime o curry
  • 1 c di curcuma
  • 1 cipolla
  • il succo di un limone spremuto e qualche fetta
  • 2 C olio evo
  • 1 c arrowroot o amido di mais per addensare (fac)

Scaldare l'olio in una padella antiaderente, unire i semi di senape e quando iniziano a sparare per aria unire la cipolla e lasciar rosolare fino a quando non diventa trasparente. Unire la curcuma, le foglie di kafir lime e il succo del limone, far prendere. Dopo poco unire l'arrowroot per addensare e poca acqua. Unire il riso, mescolare e ornare con le fettine di limone.

venerdì 6 novembre 2009

Pizzoccheri con Cavolfiore, Mandorle e Semi di Girasole tostati


Un modo diverso e più leggero per gustare i pizzoccheri. Questi sapori si armonizzano molto bene tra loro.


per 4 persone
  • 320 gr di pizzoccheri
  • 1 cavolfiore medio
  • 1 cipolla
  • erba cipollina
  • semi di girasole tostati
  • farina di mandorle (fac)
  • sale
  • 2 C shoyu
  • olio evo q.b
  • tofu (fac)
Tagliate il cavolfiore a pezzi piccoli e cuocerlo in abbondante acqua salata, dopo qualche minuto aggiungere i pizzoccheri ( o regolatevi diversamente, a seconda di quanto vi piace cotto il cavolfiore). Quando sono cotti scolate tutto insieme e saltate con la cipolla, che avrete nel frattempo fatto saltare in una pentola larga con olio e shoyu. Alla fine guarnite con erba cipollina affettata fine, semi di girasole tostati e la farina di mandorle. Potete aggiungere alla fine del tofu fritto.

giovedì 5 novembre 2009

Marmellata di Mele Cotogne


Le mele cotogne non le conoscevo. Le ho scoperte qua. Molte mamme degli alunni di Simone ci regalavano questa marmellata di 'coings', ma che cosa sarà mai? e poi..dizionario alla mano, ah! le mele cotogne. Il nome mi dice qualcosa ma non le avevo mai viste. E allora, in questo periodo che marmellata si può fare? la marmellata di mele cotogne!
Sbucciarle è stata un'impresa, erano durissime, ho sacramentato molto (tanto mio marito è abituato), sembravano acerbe e non ho ancora capito se erano acerbe o se sono tutte così. Forse qualcuno di voi mi puo' illuminare.
Però la marmellata è buona, sembra più una compote de pomme. Ottima per farcire crêpes dolci magari con una cremina di vaniglia e cannella, qua l'ho mangiata a colazione con il morbidone di zucca.


per 500 gr di marmellata

  • 800 gr di mele cotogne
  • 1 bastoncino di cannella
  • 1 stecca di vaniglia
  • 1 stella di anice (fac)
  • 2 chiodi di garofano (fac)
  • succo di 2 limoni e un'arancia
  • 250 gr di zucchero
  • 15 cl di acqua
Pelare e tagliare le mele in pezzi, metterle in pentola con tutte le spezie, lo zucchero, il succo di limone e arancia, 15 cl di acqua. Lasciar riposare una notte. Cuocere fino alla consistenza desiderata, mettere in vaso pulito e chiudere subito quando la marmellata è ancora bollente.
Per una spiegazione ancora piu' dettagliata vi rimando a questo link.

Pour les amis suisses/français
(8oo gr de coings, 2 clous de girofle, 1 fleur de badiane, 1 bâton de cannelle, 1 gousse de vanille, 250 gr sucre en poudre, le jus de 2 citrons et 1 orange).
Peler et couper les coings en morceaux. Déposer le tout dans une casserole avec le sucre, les épices, le jus d'orange et de citrons, ajouter 15 cl d'eau et cuire 45 mn à petits bouillons. Remplir et fermez les pots, conserver au frigo.

mercoledì 4 novembre 2009

Soba in brodo - il Grano Saraceno



Questo è un piatto tipicamente invernale soprattutto per la presenza del grano saraceno. Il grano saraceno nella teoria dei 5 elementi viene classificato sotto l'energia Acqua: rinforza i reni, fa ssciugare 'l'umidità' e l'acidità stagnante nel corpo (va bene per reumatismi e simili problemi delle ossa e delle articolazioni, come l'artrosi). Dona inoltre resistenza alla fatica ed energia fisica. Il suo uso è molto diffuso nei paesi freddi dell'europa dell'est, soprattutto in Russia, in alcune zone del Nord Italia e in Giappone. Può essere usato intero per preparare minestre e piatti di cereali o in farina per preparare la polenta. In Giappone viene usato sotto forma di tagliatelline dette soba.
Questo piatto, oltre a dare molta energia, è dietetico in quanto il daikon aiuta a sciogliere i grassi in profondità.



  • pasta soba 80 gr circa
  • 6-7 tazze d'acqua
  • 1 cipolla
  • 5-10 cm di alga kombu
  • 4 funghi shitake ammollati per almeno mezz'ora in acqua tiepida
  • 1 pizzico daikon secco (fac)
  • 1 porro
  • 1 carota
  • qualche quadrettino di tofu al naturale o fritto (fac)
  • cipollotto o erba cipollina
  • 2-3 C shoyu
  • 1 C succo di zenzero
  • 1 foglio di alga nori a striscioline
Cuocete la pasta secondo le indicazioni sulla confezione e poi arrestare la cottura passandola sotto l'acqua fredda. In una pentola mettere a freddo l'acqua, la cipolla tagliata a mezzaluna, l'alga kombu, i funghi shitake e il daikon secco. Portare a ebollizione e sobbollire per 20 minuti. Tagliare i funghi a lamelle se li avete cotti interi, togliere l'alga e metterla a seccare (la potrete usare un'altra volta). Aggiungere il porro e la carota tagliati finemente e il tofu tagliato a cubetti. Condire con lo shoyu e cuocere ancora un paio di minuti. Il brodo deve risultare delicato e non salato. A fuoco spento aggiungere il succo di zenzero e l'erba cipollina e la nori. Servire sopra la pasta.


Pour les amis suisses/français
(soba noodles environ 80 gr, 6-7 tasses d'eau, 1 oignon, 5-10 cm de kombu, 4 champignons shiitake trempées dans l'eau tiède pendant une demi-heure, 1 pincée de daikon seché, 1 poireau, 1 carotte, tofu en dès, ciboulette, 2-3 shoyu, 1 C jus de gingembre).
Cuire les pâtes selon les instructions sur l'emballage et puis passer les pâtes sous l'eau froide. Dans une casserole, mettre de l'eau froide, l'oignon, l'algue kombu, les champignons shiitake et le daikon frais ou séché. Porter à ébullition et laisser mijoter pendant 20 minutes. Ensuite enlever l'algue et la mettre à sécher (vous pouvez l'utiliser la prochaine fois). Ajouter le poireau et la carotte finement coupé et le tofu coupé en dès. Assaisonner avec le shoyu et laisser cuire encore deux minutes. Le bouillon doit être délicat et non salé. A' feu éteint ajouter le jus de gingembre et la ciboulette. Servir sur les pâtes.


For the English friends
(soba 80 gr, 6-7 cups of water,1 onion, 5-10 cm of kombu seaweed, 4 shitake mushrooms soaked in warm water for half an hour, 1 pinch dried daikon, 1 leek, 1 carrot, fried or natural tofu cut into small pieces, chives, 2-3 C soy sauce, 1 C ginger juice).
Cook the pasta according to package directions and then pass it under cold water. In a saucepan put cold water, the onion, the kombu seaweed, the shitake mushrooms and dried daikon. Bring to a boil and simmer for 20 minutes. Cut mushrooms in strips if you have them cooked whole, remove the seaweed and put it to dry (you can use it the next time). Add the leek and carrot finely sliced and the tofu cubes. Season with soy sauce and cook for another couple of minutes. The broth must be delicate and not salty. At heat off add the juice of ginger and chives. Serve over pasta.

Morbidoni di Zucca



  • 500 gr di zucca
  • latte di riso/soia q.b.- event acqua se non avete in casa latte
  • 8 C sciroppo d'acero
  • 2 C amido di mais
  • 1/2 bustina di cremortartaro
  • 120 gr farina "0"
  • 4 C olio di mais
  • buccia 1 limone gratt.
  • semi di zucca
  • 8 stampini tipo muffin o tortiera diam. 20 cm
Tagliare la zucca a pezzi medio piccoli e cuocerla ricoperta dal latte finchè non è morbida. A questo punto scolarla e unirla agli altri ingredienti tranne i semi. Versare il composto negli stampini spennellati d'olio e cosparsi di farina, appoggiare sopra i semi di zucca e cuocere a 180° per 30 minuti circa.

Ho usato la varietà di zucca Blue Hubbard, ha una pellaccia durissima ma è di una dolcezza!!!


martedì 3 novembre 2009

Seitan Mandorlato


Questo è un piatto improvvisato, semplice e raffinato al tempo stesso, saporito e delicato quanto basta che si prepara velocemente e che non mancherà di farvi fare bella figura anche a una cena importante. E' meglio prepararlo qualche ora prima o la sera precedente di modo che il prezzemolo si maceri e i sapori si armonizzino bene tra loro.





  • 400 gr di seitan
  • prezzemolo abbondante
  • 1 tazza grande di mandorle secche con la buccia
  • 2 C olio evo
  • il succo di mezzo limone
  • 6 C tamari o shoyu
  • sale
La sera prima mettete a bagno le mandorle sgusciate in una tazza di acqua fredda e prima di cominciare a cucinare spellatele e sciacquatele bene. In questo modo riacquisteranno parte del gusto delicato e aromatico delle mandorle fresche insieme al loro speciale gusto croccante.
Tagliate il seitan a dadini abbastanza piccoli e fini e salate appena. Pulite e lavate il prezzemolo e tagliatelo in modo grossolano. Tagliate a pezzettini anche le mandorle (restano morbidissime, vedrete) e in una terrina mescolatele al seitan e al prezzemolo, poi aggiungete l'olio, il tamari e il succo di limone. Servite freddo.
(da 'le stagioni in cucina').

domenica 1 novembre 2009

Apèrò: Verrine al Salmone affumicato e Cetriolo e Guacamole


Sabato sera c'è stata l'invasione dei bimbi del quartiere per Halloween. Nel pomeriggio ci eravamo muniti di cioccolatini e caramelle. Inoltre sono venuti degli amici per un apèrò e ho preparato un guacamole, un patè di alghe e una verrine di salmone affumicato e cetriolo.
Per la ricetta del patè vi rimando a post precedente.
Come aperitivo ho servito del vino bianco della zona di Neuchâtel mischiato con dello sciroppo di cassis e framboise, un blanc cassis o kir.

Guacamole
  • 3 avocado
  • 2 pomodori
  • erba cipollina
  • coriandolo fresco
  • 1 pizzico peperoncino in polvere
  • 1 lime
  • sale
Dividere a metà gli avocado, levare il nocciolo, svuotarli della polpa e metterla in una ciotola irrorandola subito con succo di 1 lime. Schiacciarli con una forchetta finchè non diventano una crema densa e irregolare, non deve essere liscia come un purea. Pelate e svuotate di semi i pomodori, tritateli e mescolateli agli avocado. unite anche l'erba cipollina e il peperoncino e una manciata di foglie di coriandolo tritate. Aggiungete il sale. Gustate il guacamole su fettine di polenta (pare sia buono) o come ingrediente per farcire panini o semplicemente con bastoncini di verdure per un aperitivo.

Verrine al salmone affumicato e cetrioli
  • 4 fette di salmone affumicato
  • 2 limoni e mezzo
  • 1 cetriolo grande o 2 piccoli
  • 1 C di aceto di riso
  • 2 C olio evo
  • 4 c di crème fraîche (panna acida)
  • erba cipollina per decorare
  • sale, pepe

Tagliare il salmone a filetti. In una ciotola mescolare il succo di 2 limoni con sale e pepe, aggiungere il salmone e lasciar marinare per 30 minuti. Tagliare il cetriolo in pezzetti piccoli, salare e lasciar riposare. Mescolare il succo di mezzo limone con l'aceto di riso, l'olio, il sale e pepe. Condire il cetriolo, dopo averlo scolato dell'acqua, con questa salsina. Dividere il cetriolo in 4 bicchierini, aggiungere il salmone e 1 c di crème fraîche. Decorare con l'erba cipollina tagliata fine.






Domenica abbiamo fatto una passeggiata sul piccolo lago di Halwil, vicino la cittadina di Beinwil am See nel cantone di Arau.